martedì 29 aprile 2014

Che qualcuno sappia qualcosa?

Mentre a voi capitano le cose più strabilianti del mondo, io sono riuscita a vendicarmi solo in parte.
Non è stato particolarmente divertente, né così liberatorio come pensavo.
Adesso mi sento decisamente più sicura quando si tratta di usare il mio potere, quindi divento invisibile tranquillamente anche mentre sono al lavoro. Mi infilo in una stanza vuota, lascio la porta semi-aperta, attivo il potere ed esco. Un po' come Superman nella cabina del telefono.
Non si accorge mai di niente nessuno.
Vanno tutti in giro avanti e indietro per i corridoi come se il moto dell'universo dipendesse da loro.
Ma Einstein aveva capito che l'umanità è soltanto un grande criceto sulla sfera terrestre?
In questi giorni sono sempre stata al lavoro, con la scusa che la mia famiglia è lontana mi fanno coprire tutti i turni festivi. Ho detto di sì ma non per bontà, volevo avere meno persone possibili tra i piedi per vendicarmi con calma.
Tutti i presenti a quel maledetto tavolo che mi hanno offesa dovevano pagarla, in qualche modo. Dividi et impera. Però frugando e spiando, coperta dall'invisibilità, ho scoperto solo vite molto squallide.
Qualche amante, debiti di poco conto, litigi domestici di periferia. La vendetta quindi non è stata all'altezza della mia incazzatura. Ho usato i loro cellulari per inviare sms agli amanti per farli lasciare, girato email alle mogli con allegati i saldi bancari e altri scherzetti del genere.
Insomma, non sono per niente contenta, roba da seconda elementare.
Tant'è che ho chiamato il mio capo redattore centrale chiedendogli di farmi tornare a casa, visto che qua non ci sto a fare più nulla. Sono stata inviata mesi fa a seguire un omicida seriale di cui non si hanno notizie da un bel po'.
Considerala una vacanza, ci fai comodo là” mi ha risposto l'idiota.
Ma quale vacanza” ho gridato al telefono “qua mi rincoglionisco come questi paesani del cavolo!”
Lui è rimasto impassibile. Mi ha trattata come una bambina che fa i capricci.
Dai che sei bravissima –ha chiuso- hai fatto tante cose diverse dal solito da quando sei nella nuova redazione e hai modo di esprimerti senza che nessuno ti veda, no? Non vorrai mica sparire nel nulla senza avvisare i tuoi colleghi? Che maleducata…”
E riagganciando rideva, l'ho sentito chiaramente.
Ho sentito correre i brividi lungo la schiena.
Se non sapessi che è impossibile, penserei che conosce il mio segreto.
Ho modo di esprimermi senza che nessuno mi veda… Sparire così…?
No, è solo il mio senso di colpa che mi fa perdere la lucidità.
Ma anche a voi stanno accadendo cose strane, quindi perché io dovrei essere più al sicuro?

Per non parlare della cicatrice, che brucia da morire… 

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