Non
ho mai avuto la pretesa di essere buona.
Né
buona, né giusta.
Anzi,
se penso al mio passato, credo di essere stata una stronzetta in
parecchie occasioni. Quindi probabilmente è per questo motivo che
non riesco a capire perché continuiate tutti (o quasi) a cercare di
contenere quello che vi sta accadendo.
All'inizio
ok, anch'io ero spaventata a morte.
Ma
poi, grazie al blog, è venuto fuori che siamo in tanti alle prese
con qualche abilità in più rispetto al resto della popolazione. E
quindi perché non spassarsela?
Mentre
voi vi impegnate a tenere a bada la situazione, io sto lavorando per
capire come funziona il giochino. Appena ho un attimo chiudo gli
occhi e provo a sparire. Lo faccio soltanto quando sono a casa, da
sola, dopo essermi assicurata di aver chiuso bene le finestre.
Non
voglio che si sparga la voce nel vicinato.
La
città in cui sono piovuta è piccola, le notizie passano di bocca in
bocca alla velocità della luce. A volte mi chiedo cosa lo producano
a fare, un telegiornale, quando basterebbe gridare le notizie alla
finestra. Tornando al nostro potere, mi sembra che non sia
particolarmente facile evocarlo a piacimento, anzi, non mi riesce
quasi mai al primo tentativo.
Però
so per certo che la molla che fa scattare il meccanismo, almeno per
me, è lo stress. Quindi ho elaborato una strategia solo
apparentemente incongruente. Prima mi rilasso, e solo dopo mi
concentro su un qualcosa che mi manda su di giri.
Mi
siedo comoda, chiudo gli occhi, faccio qualche respiro profondo e
penso al mio lavoro; lascio che la mia mente vaghi libera tra i
pensieri più tristi, le situazioni più angoscianti, poi riapro gli
occhi. Al primo tentativo scorgo nello specchio i contorni del mio
corpo che si affievoliscono, sembro una caricatura venuta male.
Allora
riprovo.
Chiudo
nuovamente gli occhi, cerco di liberare la mente da tutti i pensieri,
e mi concentro sulle cose che temo di più. Se sono realmente
rilassata, sento sulla pelle uno strano formicolio, concentrato sulle
mani. All'inizio controllavo subito, per capire cosa mi stesse
succedendo.
Ora
invece cerco di tenere la mente libera per assaporare quel torpore
che mi avvolge, fino a quando non sono pronta per tornare in me.
E'
una gioia infinita vedere quel dannatissimo specchio vuoto, capire
che posso farcela, e mantenere questa splendida illusione gridando
mentalmente “vittoria”!
Altre
volte sono soltanto leggermente sfuocata, ma non importa, non ho
alcuna intenzione di mollare.
E
vi assicuro che non me ne frega proprio nulla di cosa sia stato a
“contagiarmi”, a farmi diventare un fantasma tra la gente.
Se
ci arriveremo, se lo scopriremo, ben venga. Ma se rimarrà un
mistero… pazienza, ce ne faremo una ragione. L'unica certezza che
ho a questo punto è che qualunque cosa sia accaduta, ho intenzione
di volgerla in mio favore, costi quel che costi.
In
queste settimane ho letto tutti i libri che mi sono comprata
sull'automotivazione & C. e una cosa l'ho imparata. Se accade un
evento imprevisto, in qualche modo, ce lo siamo cercato. Quelli furbi
lo capiscono subito e ne approfittano; tutti gli altri passano il
resto della loro vita a farsi le pippe su cosa sia giusto o non fare.
Beh, pensate di me cosa vi pare, ma farò parte del primo gruppo,
potete giurarci.
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