mercoledì 22 gennaio 2014

Non ce la faccio a rilassarmi

È da un po’ che non scrivo su questo blog. Mi ha fatto piacere ritrovare Sybil. Senza di lei non esisterebbe niente di tutto questo, e molti di noi sarebbero rimasti soli a brancolare nel buio. Potremmo dire che questo spazio è una specie di seduta di terapia di gruppo: “Ciao, il mio nome è D.E.M. e sono anche io un “segnato”. J
Scherzi a parte, sono consapevole che le mie azioni potrebbero dare il via a tutta una serie di casini che neanche io potrei risolvere (il famoso “effetto farfalla, giusto?). Forse è anche per questo che il mio livello di stress è aumentato di recente.
La mia attività parallela di giustiziere aiuta in parte a rilassarmi (detto tra noi, se nei prossimi giorni si diffonderà la notizia di un sequestro record di droga in un porto italiano, probabilmente ci sarà il mio zampino dietro. ;-) ), però sembra che per ogni ingiustizia che riesco a raddrizzare me ne compaiano sotto gli occhi altre dieci.
È frustrante.
Dovete sapere che mi sono sempre vantato della mia forza di volontà. Come, per esempio, quando mi sono messo a dieta: sono riuscito a seguire le indicazioni del dietologo senza sgarrare, fino alla fine. Mi ero messo in testa un obbiettivo e neanche le feste di Natale o i pranzi dei matrimoni mi hanno convinto a deviare dal mio percorso. Infatti il complimento principale che mi faceva la gente era proprio quello di non aver ceduto alla tentazione e di aver portato la dieta fino in fondo.
Ma tutto questo è diverso. Più passa il tempo e meno resisto alla voglia di fare qualche dispetto o ripicca  anche a quelli che sono semplicemente maleducati o distratti, che non fanno lo stop agli incroci o fanno i furbi quando sono in coda alle poste. Senza contare che devo pensare alla mia vita privata. Dopo mesi di contratti a tempo determinato non ce l’ho fatta e sono andato in uno dei posti dove avevo lavorato e ho usato la “Voce” per convincerli a riassumermi, ma questa volta in pianta stabile. Inutile dire com’è andata. Ma è da allora che evito di guardarmi allo specchio. Mi vergogno di me stesso. Sarà il mio carattere, ma non riesco a divertirmi come suggerisce Perspicua.
Senza contare quella vocetta sempre più insistente che continua a ronzarmi in testa, e che come il diavoletto dei cartoni animati mi suggerisce che cosa dovrei fare in realtà e su chi usare il mio potere. Soldi, sesso e potere, è questo che ripete anche quando dormo.
A casa non sembra che si siano accorti di niente. Cioè, vedono che sono nervoso - non sono ciechi – ma, per fortuna, non hanno indovinato i veri motivi. Meglio così, perché non userò MAI la Voce sulla mia famiglia. Preferirei ammazzarmi, piuttosto.

In conclusione, stavo pensando di ricorrere allo yoga. Qualcuno di voi sa se mi aiuterebbe?

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