mercoledì 15 gennaio 2014

Questione di memorie



Vedo che non sono l’unico qui che legge fumetti; se continua di questo passo possiamo mettere su una squadra di X-men o di Avenger. Ant-man l’abbiamo (a proposito Max, hai provato, concentrandoti, a cercare di diventare più grande oltre che più piccolo? Così avremmo anche Giant-man in squadra), Visione si è presentato da poco, anche se con una versione molto meno aliena e molto più “cannata” dell’originale (un saluto a te Orso Boris). Ci mancano i pezzi da novanta e siamo apposto.

Da parte mia inizialmente pensavo di poter essere il nuovo Professor-X, ma mi sbagliavo, la situazione è decisamente diversa, ma andiamo con ordine.

Causa feste natalizie, sono stato spesso dai parenti della mia ragazza; quale occasione migliore per sperimentare il mio “talento” con persone di cui non conosco quasi nulla. Come vi ho spiegato l’altra volta, ora riesco a controllarlo con più facilità rispetto ai primi giorni, quelli in cui fissavo le persone come un maniaco. Ora mi basta concentrarmi qualche secondo per “entrare” nella mente di qualcuno. Come se stessi digitando un indirizzo internet: www.fammivederechec’èdentrolatuatesta.com, e sono dentro.
Una volta collegato non ho nemmeno bisogno di continuare a tenere il contatto visivo, posso far finta di leggere un messaggio al cellulare e passare inosservato. Altra nota; sembra che le persone siano totalmente ignare di questa “lettura”.

Ma sto divagando, torniamo al succo del discorso. La lettura della mente.

Il mio obbiettivo era cercare di capire cosa, i parenti in sovrappeso della mia ragazza, stessero per dire un momento prima che si esprimessero. Niente, nulla di nulla, tiravo solo a indovinare, ma nove volte su dieci sbagliavo. Ma nulla che mi permettesse di anticipare quello che stessero per dire o fare. Insomma un fallimento totale. Ma è alle due del mattino della stessa notte che l’illuminazione è arrivata, guarda caso navigando in internet.

Tornato a casa, non riuscivo a prendere sonno. Il mio piano di prendere un biglietto per il casinò di Venezia e sbancarlo andava a farsi benedire. Certo, ora ero in grado di fare un preventivo sulla miglior cucina da inserire in un monolocale da trentacinque metri quadri con frigorifero classe A++ (uno dei parenti vende cucine), ma non è che me ne fregasse più di tanto. Avevo deciso di trovare conforto tra le braccia della Rete. Magari il segreto è capire come funziona il cervello. Vediamo… partiamo da un concetto facile, come funziona la memoria…

“Le memorie a breve termine sono legate al fatto che un'esperienza viene mantenuta in un circuito formato da varie cellule cerebrali (neuroni) e dai loro prolungamenti, sotto forma di una blanda attività elettrica che continua a percorrere questo circuito diverse volte, finché questa attività non stimola la formazione di contatti stabili tra cellula e cellula”.

Sono balzato in piedi. Avvicinandomi allo schermo e rileggendo la frase più volte.

Ma certo! (mi sono detto) La nostra mente è come un computer! Possiede una RAM e una ROM, tutto ciò che noi pensiamo o diciamo viene portato da una memoria ad accesso casuale (ram), mentre tutte le nostre conoscenze, tutto ciò che si è insediato nella nostra memoria, come i ricordi, è contenuto in una memoria permanente (rom) di sola lettura. Io sono in grado di accedere solo alla seconda memoria, tutti i dati che un cervello reputa importanti, tutto ciò di cui non ci dobbiamo dimenticare fa parte di questa parte di memoria. Ecco perché i dati che ricevo sono affidabili.

Ora sapevo un po’ di più sul mio potere ma solo quello che lessi dopo mi tenne tutta la notte sveglio, con un mezzo sorriso stampato sul volto.

“la memoria a sola lettura, termine spesso abbreviato con l'acronimo ROM, è una tipologia di memoria informatica non volatile in cui i dati sono memorizzati tramite collegamenti elettronici fisici e stabili. Il suo contenuto non è modificabile durante il normale funzionamento, ma può esserlo, con diverse tecniche, in fase di costruzione, di progettazione o di prototipazione…”

Ma può esserlo…

A presto!
D.

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