Ormai tutta
questa storia sembra stia diventando una piaga. Ragazzi (e ragazze, anche se
non ne ho viste molte), non so se sono più spaventata per quello che leggo qui
o elettrizzata per quello che capita a me. Magari pure il contrario, spaventata
per me ed elettrizzata per il blog…
Va bene,
cercherò di essere concisa.
I dottori
hanno detto qualcosa (sebbene io sia d’accordo con D, improbabile sia una
malattia)? Qualcuno di voi ne ha parlato con parenti e amici?
Io ho
passato un brutto quarto d’ora, quando l’altro giorno mia madre si è accorta
del simbolo. Ho dovuto convincerla che fosse solo un disegnino molto realistico
fatto a pennarello, ma adesso sarà un vero problema quando diventerà chiaro che
non va via. O meglio, un problema se non ci penso… Sembrerà assurdo (non molto
più del resto, in effetti), ma se formulo nella mia testa l’idea che lì non
dovrebbe esserci nulla, puf!, vedo la pelle che si ricopre, come se si creasse
un altro strato. Mi fa venire i brividi, perché se ci passo il dito sopra sento
il leggerissimo rilievo del marchio. Quando poi smetto di concentrare i miei
pensieri, eccolo lì di nuovo, in bella mostra.
Per ora ho
trovato come soluzione quella di girare con maniche lunghe e grossi
braccialetti, ma l’inevitabile è ormai vicino. A riprova posso portare quello
che mi è accaduto ieri, mentre ero al cinema con il mio ragazzo.
L’ho
trascinato a guardare “Frozen” e lo tenevo per mano. Ma di botto, nel mezzo di
una canzone, ho dovuto mollarlo: le mani mi si erano gelate, puro ghiaccio,
come accade ad una delle protagoniste. Ho potuto attribuire il mio gesto
all’emozione per il film, però rischio di mutarmi in qualsiasi cosa io veda
senza volerlo.
Devo
imparare a controllarmi… e a questo proposito, volevo sapere se qualcuno di voi
ci riesce. Per esempio, Max Steel, tu hai risolto qualcosa?!
A presto,
Maria
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.